Faq

Informazioni generali

I documenti necessari per entrare in comunità sono il libretto sanitario cartaceo (che può essere rilasciato in copia dalla Asl di residenza), la tessera sanitaria magnetica (richiedibile presso l’Agenzia delle Entrate), un documento di identità valido e l’esenzione dal pagamento del ticket (solo per i residenti in Toscana).

Le tre regole fondamentali che possono essere causa di allontanamento dalla comunità se non rispettate, sono:
– divieto di introdurre e utilizzare in comunità sostanze stupefacenti e alcol;
– divieto di usare qualunque forma di violenza (fisica e verbale) verso persone o cose;
– astenersi dai rapporti sessuali.
Altre regole riguardano il rispetto degli orari e delle attività (terapeutiche, espressive ed organizzative) previste nel programma.

La posta, nei primi mesi di permanenza in comunità, viene letta dagli operatori in entrata ed in uscita al fine di tutelare l’utente nel suo percorso terapeutico ed evitare contatti con persone che potrebbero danneggiare il suo percorso riabilitativo.

In comunità non è consentito tenere denaro, ma al momento dell’ ingresso si richiede di versare € 50,00 in amministrazione come fondo personale da cui gli operatori possono attingere per eventuali spese. E’ cura degli operatori informare di volta in volta i familiari e/o le figure di riferimento della necessità o meno di rifornire il fondo nel corso del programma.

I colloqui di valutazione preliminari all’ingresso in comunità vengono effettuati presso le sedi ambulatoriali della cooperativa, che si trovano a Pistoia, Roma e Narni; solitamente quindi l’utente vede la comunità solo al momento dell’ingresso, anche perché i programmi residenziali hanno varie sedi operative e solo al termine della valutazione viene stabilito il programma e quindi la sede più idonea al trattamento.

Non è possibile stabilire a priori i tempi di permanenza all’ interno della comunità. Questi possono variare a seconda del programma di trattamento concordato con il SerT e la persona in trattamento, degli obiettivi che si intende raggiungere e della personale risposta del paziente.

L’utente può decidere di abbandonare la struttura in qualsiasi momento, anche se il programma non è stato portato a termine; nel caso di abbandono gli operatori sono tenuti a restituire soltanto i documenti, gli effetti personali e le sigarette della giornata, ma non i soldi che verranno invece consegnati ai familiari e/o figure di riferimento individuate nella fase iniziale del programma. Un eventuale reingresso in comunità va necessariamente concordato con gli operatori della comunità e con il SerT di appartenenza.

I programmi di comunità hanno varie sedi operative e l’età media varia a seconda del centro.

Si, i gruppi sono misti. Tuttavia le camere degli utenti all’interno della comunità sono suddivise tra uomini e donne.

No, non è possibile accedere in coppia all’interno dei Centri residenziali; però, in accordo con i servizi invianti e sfruttando la pluralità di sedi operative che abbiamo a disposizione, è possibile strutturare  percorsi terapeutici in parallelo, che prevedano nel corso del programma anche un lavoro sulle dinamiche di coppia.

Non si possono avere rapporti sessuali o relazioni esclusive all’interno della comunità. La mancata osservanza di questa regola può comportare l’allontanamento della persona dalla struttura.

La decisione di interrompere l’attività lavorativa è personale e non è una condizione richiesta al fine di entrare in comunità. E’ possibile usufruire del periodo di malattia o eventualmente anche dell’aspettativa retribuita o non retribuita.

I nostri programmi sono di tipo terapeutico e di conseguenza non prevedono la ricerca e l’inserimento nel mondo del lavoro, ma è tra gli obiettivi creare le condizioni affinché questo possa avvenire. Solo in casi specifici, concordati con i Servizi Invianti, è possibile usufruire di un servizio volto ad agevolare l’utente nella valutazione delle sue potenzialità (bilancio di competenze) e nella ricerca mirata di un lavoro.

Lavoriamo per un recupero delle relazioni familiari e per il reinserimento della persona nel proprio contesto di residenza. Quasi tutti i nostri pazienti, al termine del programma residenziale di trattamento, fanno ritorno nel proprio territorio di appartenenza.

Le attività

La maggior parte del tempo in comunità è scandito da orari e da attività, sia di tipo terapeutico-riabilitativo (gruppi, colloqui, riunioni, arteterapia, controlli farmacologici..) che ludico espressivo (laboratori, attività sportive, culturali..). Settimanalmente vengono inoltre affidati dei compiti da svolgere all’interno della sede operativa con l’assistenza e il supporto degli operatori.

L’attività motoria, in generale, è incoraggiata e favorita all’interno delle sedi operative, ma con modalità diverse, a seconda del progetto individualizzato concordato con i Servizi Invianti e  delle caratteristiche delle sedi. Le sedi operative collocate vicino alla città possono infatti più facilmente usufruire degli impianti sportivi presenti sul territorio pistoiese  (piscine, palestre), mentre quelle più distanti tentano di far fronte alla mancanza di infrastrutture organizzando periodicamente escursioni, camminate, jogging, partite di calcetto e pallavolo all’aperto.

Il tempo libero è gestito in accordo con i tempi e gli spazi della comunità. Solitamente gli utenti sono liberi da impegni tutti i giorni dalle 13:30 alle 14:30 (in alcuni casi anche anticipato alle 14:00 a seconda delle sedi operative) e dopo le 17:30. Inoltre gli utenti sono liberi da impegni la domenica pomeriggio. I momenti di tempo libero possono essere utilizzati per rip0sare e/o dedicarsi ad attività scelte personalmente ed approvate dagli operatori.

La psicoterapia è un valore aggiunto dei nostri programmi residenziali: è possibile prevedere nei progetti individualizzati di trattamento percorsi di psicoterapia individuale, di gruppo, familiare, ma tali prestazioni devono essere concordate con il Servizio Inviante e la persona in programma unicamente a partire da quelli che sono i bisogni.

Si, è possibile ascoltare musica a volume moderato nel tempo libero, la domenica e durante le attività di laboratorio.

E’ possibile essere esonerati da alcuni tipi di attività ma solo se esistono dei motivi particolari (per es. indicazioni mediche di evitare alcuni tipi di movimenti, etc..) e comunque dopo una valutazione da parte dell’equipe curante; negli altri casi, si tende in generale a stimolare e incoraggiare la partecipazione a tutte le attività previste nel progetto individualizzato di trattamento. Le mansioni non vengono svolte individualmente, quindi c’è sempre qualcuno a cui fare riferimento e che può aiutare a portare a termine i compiti in caso di difficoltà o disagio.

Lo studio e la preparazione degli esami universitari possono rientrare nel progetto individualizzato di trattamento ma ovviamente devono armonizzarsi con le altre attività previste dal programma, quindi i tempi e le modalità con cui portare avanti gli studi vanno concordate con l’equipe curante. Solitamente nei primi mesi di trattamento gli obiettivi prioritari del programma sono l’assestamento, la stabilizzazione della terapia; solo dopo qualche mese è possibile valutare l’opportunità di riprendere gli studi sfruttando parte del tempo libero e parte del tempo solitamente dedicato ad altri tipi di attività.

In caso di sospensione della patente è possibile rifare l’esame accordandosi con gli operatori sui tempi e le modalità di svolgimento degli esami.

Solo in fase avanzata del programma di trattamento può essere prevista la partecipazione a qualche corso di formazione, in accordo con i servizi invianti e sulla base dei bisogni individuati.

L'alimentazione

I pasti sono consumati ad orari prestabiliti e ognuno è tenuto a rispettare il menu scegliendo eventualmente tra il primo e il secondo piatto. E’ possibile seguire una dieta specifica solo per motivi di salute e previa indicazione medica. Un discorso a parte va fatto per quanti presentano un disturbo del comportamento alimentare: in questo caso è possibile prevedere, prima ancora dell’ingresso in comunità, una visita nutrizionale e controlli periodici della dieta, al fine di stabilire un menù personalizzato e monitorare anche questo aspetto del trattamento.

Sì, è possibile adottare alcuni accorgimenti e modifiche al menù sulla base delle indicazioni che verranno fornite dal medico della comunità ed eventualmente dalla nutrizionista coinvolta.

Cosa portare

Si possono fumare ogni giorno fino ad un massimo 20 sigarette negli spazi predisposti o all’esterno della struttura. Le sigarette vengono distribuite ad orario dagli operatori nell’arco della giornata. Al momento dell’ingresso si richiede di portare 3 stecche di sigarette per il primo mese di permanenza in comunità; successivamente saranno i familiari o le figure di riferimento individuate a rifornire mensilmente la comunità delle sigarette necessarie, spedendole oppure portandole personalmente in occasione dei gruppi multi familiari che si svolgono a cadenza mensile. Non in tutte le sedi operative è ammesso portare le stesse marche di sigarette, per cui si raccomanda di chiedere indicazioni all’operatore con cui si è in contatto prima di acquistarle per l’ingresso.

All’interno della comunità viene utilizzato il telefono fisso, principalmente per ricevere le chiamate dei familiari, nei tempi e con le modalità concordate con gli operatori. Non è possibile utilizzare il cellulare in comunità.

Per motivi igienici e non solo, si richiede, prima di entrare in comunità, di togliere la maggior parte dei piercing.

Non è possibile portare il portatile. In generale non è consentito tenere oggetti personali di valore all’interno della comunità.

Si, è possibile ascoltare musica in comunità e si può portare il lettore mp3, che tuttavia dovrà essere utilizzato solo nei momenti di tempo libero, senza diventare strumento di isolamento ed estraneazione dal contesto.

Si, è possibile portare la chitarra personale da utilizzare nel tempo libero e senza disturbare gli altri residenti.

No, non è possibile tenere animali personali all’interno del centro.

Durante i colloqui per l’ingresso viene consegnata una lista con i suggerimenti sul tipo e la quantità d’indumenti da portare. In generale sarebbe preferibile portare capi comodi, non firmati o pregiati.

Si, la comunità fornisce la biancheria per la casa necessaria ma volendo è possibile portare quella personale. Solitamente ogni persona al momento dell’ingresso in comunità porta con sé un cambio di lenzuola e asciugamani.

Si, è possibile portare deodorante, bagno schiuma, profumo, forbicine per le unghie, phone, rasoio elettrico… E’ necessario però che i prodotti per l’igiene personale non contengano alcol.

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